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Nell’ambito del brand naming e della proprietà intellettuale, nel cuore delle nostre competenze peculiari, la scelta di un marchio rappresenta un inevitabile punto di partenza per la costruzione e la tutela dell’identità aziendale. Attraverso questo articolo, sveleremo alcuni dei principi di base che governano l’affascinante processo di progettazione dei nomi per prodotti e imprese.
Nel mondo della protezione e registrazione dei marchi, è importante comprendere l’importanza di seguire delle linee guida professionali e ben definite per scegliere un nome efficace. Analogamente a quando si sceglie il nome per un figlio si può essere portati a scegliere nomi evocativi e molto prestigiosi oppure si può puntare sulla semplicità dei nomi più comuni. Tuttavia, l’obiettivo per tutti rimane sempre quello di optare per un nome che sia, soprattutto, indimenticabile.
Esistono regole fisse nella progettazione di un marchio? È possibile evitare errori? La risposta si trova nella prima regola fondamentale: “Indagare… prima di creare un marchio!”
Immaginate di andare a prendere vostro figlio a scuola; per garantire che risponda solo al vostro richiamo, è essenziale che il suo nome sia unico tra quelli dei compagni. Sebbene sia complicato prevedere i nomi dei futuri compagni di classe, l’ideale sarebbe optare per una scelta originale e distintiva. Questa medesima logica si applica nel contesto dei marchi: per l’aspirante imprenditore, identificare un nome unico nel mercato di riferimento è sia possibile che necessario.
Effettuare ricerche preliminari è essenziali per prevenire sovrapposizioni, confusione nel mercato e potenziali conflitti legali. Queste indagini devono essere condotte non solo all’interno dei registri dei marchi ma anche direttamente sul web e nel mondo reale, per acquisire una visione completa della situazione.
Prestare attenzione al mercato e alle ricerche di anteriorità è sempre fondamentale ((per approfondire: “Indagine sulla novità di un marchio”); optare per un nome “già preso” può avere conseguenze legali significative, quali contraffazione, usurpazione e plagio. Infine, esplorare i nomi presenti nel mercato target non solo aiuta a evitare errori ma offre anche l’opportunità di capire meglio le tendenze e le dinamiche del settore, consolidando le basi per una scelta consapevole e strategica del proprio marchio.
Nell’iter di creazione di un’identità di marca, la seconda regola fondamentale è la seguente: evitare nomi troppo comuni o descrittivi. analogamente alla scelta di un nome comune per un figlio, che potrebbe confondersi con quello di altri bambini, nominare un prodotto con il suo nome comune o sottolinearne semplicemente alcune qualità potrebbe risultare in una strategia poco efficace. Nessuno si sognerebbe registrare all’anagrafe suo figlio con il nome “bimbo” o “bimbo bello”.
L’obiettivo primario nella scelta di un marchio è quello di distinguere il prodotto da quelli della concorrenza. Per questo motivo, è essenziale optare per un nome che possieda una forte capacità distintiva. Un marchio efficace non si limita a descrivere genericamente le caratteristiche o le qualità dell’offerta ma si eleva al di sopra di esse, divenendo un simbolo riconoscibile e memorabile.
È importante ricordare che, sebbene il marchio sia un potente catalizzatore delle vostre campagne promozionali e della percezione del prodotto, non può e non deve essere l’unico veicolo di comunicazione della vostra identità aziendale. La progettazione del marchio deve mirare a creare un segno chiaro e coerente con la visione complessiva dell’azienda, integrando armoniosamente il marchio all’interno di una strategia di branding più ampia (per approfondire: Le implicazioni del naming: come scegliere “meglio” un marchio).
In conclusione, selezionare un marchio che trascenda la mera descrizione per incarnare l’essenza stessa del brand vi permetterà di affermare la vostra unicità sul mercato, garantendovi un vantaggio competitivo duraturo.
Nel processo di creazione di un marchio distintivo, la terza regola imprescindibile riguarda la composizione armoniosa dei suoi elementi costitutivi: il nome, l’icona, e lo slogan. Questi tre componenti, che possono funzionare sia insieme sia separatamente, devono essere in grado di rappresentare la vostra azienda in maniera coerente e armonica.
Nel contesto della comunicazione aziendale moderna, che si sviluppa attraverso molteplici canali – dal web ai media tradizionali -, i marchi di maggior successo sono quelli che riescono a catturare l’attenzione e rimanere impressi nella memoria del pubblico, indipendentemente dalla piattaforma utilizzata. Il marchio, in questa prospettiva, deve essere visto come un “vascello” versatile, capace di navigare e muoversi agevolmente attraverso diverse canali di comunicazione.
Per esempio, in un contesto radiofonico, dove il senso della vista non è impiegabile, la componente verbale del marchio deve essere sufficientemente riconoscibile e memorabile anche senza il supporto visivo. D’altro canto, l’uso di immagini e colori, nei contesti in cui è possibile, amplifica notevolmente la capacità di comunicazione del marchio. Tali colori si accenderanno nella mente del consumatore quando il marchio verrà pronunciato.
Le strategie da adottare sono quindi:
Alcuni esempi di slogan ben radicati nella mente dei consumatori includono:
L’integrazione di nome, icona e slogan deve risultare in un’identità di marca coerente, capace di affrontare e adattarsi alle mutevoli dinamiche sociali e di mercato. Un marchio, specialmente la sua espressione verbale, dovrebbe essere concepito per durare nel tempo.
Con oltre quindici anni di esperienza nel campo del diritto industriale e della registrazione di marchi, il nostro studio legale è a vostra disposizione per offrirvi assistenza specializzata in questo campo (per approfondire: Il processo tecnico per scegliere un nome efficace come marchio).
Avvocato Arlo Canella