Scopri quanto incide la protezione legale sul valore del tuo asset digitale.
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Nell’era digitale, il software è uno degli asset più strategici per le imprese, rappresentando non solo uno strumento operativo, ma anche un patrimonio aziendale di grande valore. Determinare il suo valore economico è fondamentale in operazioni di acquisizione, investimento o licensing, ma richiede un’analisi che vada oltre i meri aspetti finanziari.
Il valore di un software non si limita ai costi di sviluppo o ai ricavi generati, ma è fortemente influenzato anche dalla protezione legale di cui gode. Copyright, brevetti, marchi e contratti di licenza sono elementi chiave che determinando la sua attrattiva per investitori e acquirenti. Un software con una solida tutela IP riduce i rischi legali e garantisce un vantaggio competitivo, mentre un asset con protezione incerta può perdere valore e diventare un rischio per chi lo possiede.
In questo contributo, analizzeremo le principali metodologie per calcolare il valore economico di un software e il ruolo fondamentale della proprietà intellettuale nella sua valorizzazione e protezione.
Determinare il valore economico di un software non è un processo standardizzato, poiché entrano in gioco diversi fattori, tra cui il modello di business, il mercato di riferimento e il livello di tutela legale. Esistono, tuttavia, quattro approcci principali per la valutazione.
1. L’approccio basato sui costi è un metodo che calcola il valore di un software sommando tutte le spese sostenute per svilupparlo tra cui il costo del personale, strumenti e licenze software utilizzati durante lo sviluppo, spese di manutenzione e aggiornamento. Si tratta di un approccio utile per stabilire il valore minimo di un software, ma non tiene conto della competitività sul mercato né della protezione IP, fattori di grande impatto sul valore effettivo.
2. Il valore del software viene stimato in base ai guadagni futuri attesi, attraverso modelli come:
3. L’approccio comparativo si basa sul confronto con altri software simili venduti o acquistati di recente. Se, ad esempio, un’applicazione con caratteristiche simili è stata venduta per 10 milioni di euro si può ipotizzare un valore simile per il software oggetto di valutazione. Si tratta di un metodo particolarmente utilizzato nelle operazioni di fusione e acquisizione, ma può risultare difficile da applicare se il software ha caratteristiche uniche o se mancano dati di mercato affidabili.
4. Oltre agli aspetti economici diretti, il valore di un software dipende anche da fattori intangibili come i diritti di proprietà intellettuale legati al software (marchi, brevetti, copyright), la reputazione del brand e base utenti, l’ecosistema e la compatibilità con altri software. In tal caso si parla di approccio basato sugli asset immateriali.
Questi elementi non possono essere trascurati: una protezione IP solida può aumentare notevolmente il valore del software, mentre problematiche legali possono ridurlo drasticamente (per approfondire, vedi anche Valutazione economica dei beni immateriali e del software – Canella Camaiora).
La proprietà intellettuale è un elemento determinante nella valutazione economica di un software. Oltre a proteggere gli sviluppatori e le società da utilizzi non autorizzati, una corretta tutela legale può aumentare il valore di mercato di un software, rendendolo più appetibile per investitori, acquirenti e utenti (v. Gli strumenti di tutela legale del software – Canella Camaiora).
Vediamo come i diritti di proprietà intellettuale influenzano la valutazione economica di un software.
La proprietà intellettuale è uno degli elementi più importanti nella valutazione economica di un software. Un codice originale, protetto da copyright e licenziato in modo chiaro, aumenta la sicurezza e il valore dell’asset. Allo stesso tempo, brevetti, marchi e strategie corrette di licensing possono trasformare un software in una fonte di vantaggio competitivo e guadagno economico
Quando una società acquisisce un software o investe in una tech company, la due diligence sulla proprietà intellettuale è un passaggio essenziale per valutare la solidità legale e il valore dell’asset.
Un’analisi superficiale dei diritti IP può portare a rischi significativi, come contenziosi legali, limitazioni d’uso o addirittura la perdita dei diritti sul software. Per questo motivo, gli acquirenti e investitori dovrebbero condurre un’analisi approfondita su tre elementi chiave.
Per determinare il valore economico di un software non ci si può basare esclusivamente su metriche finanziarie o commerciali. La proprietà intellettuale gioca un ruolo chiave, influenzando direttamente il prezzo di mercato, la competitività e il potenziale di crescita di un prodotto software (sul punto, si veda La registrazione del software in SIAE: tra tutela legale e pianificazione fiscale – Canella Camaiora).
Un software con una tutela chiara – diritti d’autore ben definiti, brevetti solidi, marchi registrati e licenze correttamente gestite – sarà più attraente per investitori e acquirenti, riducendo al minimo il rischio di contenziosi e aumentando la sua affidabilità sul mercato. Al contrario, l’assenza di tutele legali adeguate o la presenza di controversie sulla titolarità possono ridurre drasticamente il valore di un software, rendendolo un asset meno appetibile e potenzialmente rischioso.
Per aziende, startup e investitori, affidarsi a uno studio legale specializzato in proprietà intellettuale è essenziale per proteggere e valorizzare i propri asset digitali, prevenire problemi legali e massimizzare il ritorno sull’investimento.
Se la tua società possiede, sviluppa o sta acquistando un software, una strategia legale ben definita può fare la differenza tra un investimento sicuro e un potenziale problema giuridico ed economico. Considerare la tutela IP fin dalle prime fasi del processo di valutazione significa proteggere l’innovazione e garantire una crescita stabile e sostenibile nel tempo.
Margherita Manca