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Dare vita a una startup è un’impresa complessa che richiede intuito, una solida pianificazione finanziaria e un valido supporto legale. In questo articolo:
Il budget iniziale necessario per avviare una startup varia notevolmente a seconda delle specificità del progetto e del settore di riferimento. Tuttavia, in linea di massima, si può considerare una suddivisione dei costi come segue:
Considerando queste voci di spesa, è evidente come i costi fondamentali all’avvio della startup, pur potendo variare notevolmente a seconda delle specifiche esigenze di ciascuna startup, sono tutt’altro che trascurabili.
Proprio per “risparmiare”, le Startup vengono create da team di persone che includono le competenze indispensabili all’avvio. Tuttavia, è molto semplice far naufragare il progetto se, prima di dedicarsi alla costituzione della società, non si prendono accordi chiari circa “chi farà cosa”: questo tipo di accordo tra privati viene chiamato “contratto di investimento” e precede la costituzione della società.
Anche per questa ragione è indispensabile rivolgersi a professionisti esperti del ramo, come consulenti e avvocati specializzati, per fare un passo dopo l’altro, nel giusto ordine, senza commettere errori cruciali. Vediamo in che modo è possibile finanziarsi.
Come abbiamo visto, il “contratto di investimento” – che poi non è altro che l’accordo tra i fondatori – deve tenere conto di quali saranno gli sforzi in termini di tempo e di risorse economiche per la fase di avvio della Startup. Le possibili fonti di finanziamento includono:
Ciascuna di queste fonti di finanziamento presenta vantaggi e svantaggi. La verità è che nessuno finanzia le startup gratuitamente e, ad eccezione dei bandi pubblici a fondo perduto, tutti vogliono qualcosa in cambio e, pertanto, esistono dei rischi correlati o un prezzo da pagare.
Quindi, anche per “finanziarsi” è consigliabile rivolgersi a un avvocato specializzato nella gestione di questa fase per redigere un contratto coerente con quello che si ha in mente. Anche quando nel team dei fondatori esiste già un avvocato o un commercialista, è opportuno rivolgersi a un professionista terzo, che possa fungere da mediatore e considerare gli interessi di tutte le parti coinvolte in modo imparziale.
I costi di una startup variano in relazione a diversi fattori, tra cui l’espansione del business, l’evoluzione del mercato e le esigenze interne dell’organizzazione. Alcuni costi potrebbero rimanere stabili o addirittura diminuire mentre altri potrebbero aumentare considerevolmente.
Per ottimizzare tali costi, è possibile adottare diverse strategie:
Collaborare con esperti e adottare un approccio proattivo alla gestione finanziaria può contribuire a garantire il successo a lungo termine dell’impresa. Per avviare una startup o un’impresa servono intuizioni, tempismo e competenze specifiche.
Si tratta di un’operazione che, anche se sembra matematica, non lo è affatto. Quando si tratta di fare impresa, un calcolo come 1+1+1 può fare 3, 10 oppure 100 a seconda di una grande variabilità di fattori e circostanze. Rivolgersi a professionisti esperti del settore può fare la differenza.
È possibile semplificare i costi associati all’avvio di una startup suddividendoli in cinque fasi o categorie principali:
Uno studio legale come Canella Camaiora offre una vasta gamma di servizi legali per aiutare le startup in fase di avvio, garantendo la conformità alle normative e minimizzando i rischi legali. Tra i servizi offerti, è possibile individuare:
Scegliere uno studio legale come Canella Camaiora per la consulenza necessaria durante la fase di avvio di una startup offre numerosi vantaggi, tra cui:
Affidarsi a uno studio legale con esperienza nel settore delle startup può fare la differenza nel garantire un avvio più solido per la nuova impresa, contribuendo a creare le basi per trasformare un’idea di valore in un business duraturo.
Avvocato Arlo Canella