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Come tutelare una canzone? (riflessioni sul caso TheGiornalisti)

Pubblicato in: Autori e Copyright
di Luigi Frigerio
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Immaginiamo questa situazione: scrivete canzoni e fate parte di una band affermata. Come fate a tutelare una vostra canzone?

Un giorno, da un post su Instagram, scoprite che uno dei componenti della vostra band ha deciso di intraprendere una carriera solista, ed è ben deciso a sostenere la proprietà intellettuale esclusiva delle vostre canzoni più famose.

Che ne sarà del vostro diritto di utilizzare le canzoni della band?

Questa analisi prende le mosse dalla vicenda dei TheGiornalisti, e dalla decisione di Tommaso Paradiso di “mettersi in proprio”, interrompendo la sua collaborazione con il batterista Marco Primavera e il polistrumentista Marco Antonio Musella.

La vicenda fornisce uno spunto per un quesito che coinvolge chiunque crei musica: come si fa a tutelare una propria canzone? Che differenza c’è tra chi scrive una canzone e chi la interpreta?

Cerchiamo di andare con ordine, e di affrontare tutti i punti necessari.

Come posso tutelare una mia canzone?

La legge sul Diritto d’Autore tutela “le opere e le composizioni musicali, con o senza parole, le opere drammatico-musicali e le variazioni musicali costituenti di per sé opera originale”. Se ne deduce facilmente che risulta protetto qualsiasi tipo di canzone, senza ulteriori formalità in merito al suo contenuto.

All’Autore, cioè a colui che crea l’opera, esprimendo in modo particolare il suo lavoro intellettuale (cfr. Art. 6 LdA), sono attribuiti:

  1. I diritti patrimoniali: il diritto esclusivo di pubblicare l’opera, oltre che di utilizzarla economicamente in ogni forma o modo (Art. 12 LdA); i diritti patrimoniali sono trasmissibili, sono validi per tutta la vita dell’autore e per 70 anni dopo la sua morte.
  2. I diritti morali: ad esempio paternità dell’opera, diritto di “pentimento”, diritto all’integrità dell’opera; non sono trasmissibili e, inoltre, non hanno scadenza.

Questi diritti vengono garantiti nel momento esatto in cui il brano è stato creato ma, normalmente, si procede a depositare la canzone presso la SIAE, al fine di “precostituirsi” una prova della paternità del lavoro.

Proprio questo deposito (che sia presso la SIAE o presso un altro sito certificato che si occupi di registrazione del copyright, ad esempio come Proofy) permette di creare una vera e propria presunzione di autorialità.

Per tutelare una propria canzone, quindi, il deposito con data certa può essere un aiuto prezioso.

Che differenza c’è tra chi crea una canzone e chi la interpreta?

C’è una certa differenza, anche dal punto di vista legislativo, tra l’Autore di un brano e colui che lo interpreta.

Per quanto possa essere di qualità, per quanto un buona interpretazione di un brano possa considerarsi un “valore aggiunto”, questa rappresenterà, anche secondo la nostra legge sul Diritto d’Autore, qualcosa di diverso rispetto alla vera e propria creazione autoriale.

Un esempio di questa “differenza di trattamento” si trova nella protezione dei diritti dell’interprete: questi  può opporsi alla diffusione della propria interpretazione, nel caso in cui detta diffusione possa recare pregiudizio ai propri interessi industriali/professionali.

E quindi… cosa succederà? Chi è l’autore dei brani dei TheGiornalisti?

Passiamo alla questione cardine: Tommaso Paradiso sostiene di aver depositato, presso la SIAE, tutte le canzoni interamente a suo nome, comprensive sia di musica sia di parole.

Ma… che valore ha il deposito SIAE?

Il deposito SIAE costituisce – secondo una giurisprudenza ormai ventennale – prova iuris tantum della titolarità dell’opera.

Quindi, nel caso in cui fosse vero che tutti i testi e le musiche dei “TheGiornalisti” siano state registrate in SIAE a nome “Tommaso Paradiso”, Marco Primavera e Marco Musella si troverebbero nella necessità di dover produrre una (consistente!) prova contraria.

Nel caso in cui non ci riuscissero, potrebbero essere qualificati come interpreti/esecutori, ma non come autori.

Nell’attesa di seguire gli sviluppi della vicenda, è bene ricordare che un contratto ben scritto tra le parti in causa consente di prevenire molti di questi problemi, a patto che sia preparato da un professionista esperto. Delineare i propri diritti in modo preciso, infatti, consente di creare delle solide fondamenta su cui costruire la propria carriera artistica.

Per qualsiasi necessità o approfondimento, vi invitiamo a contattarci o a scriverci all’indirizzo e-mail info@canellacamaiora.it

Riproduzione riservata ©
Data di pubblicazione: 11 Dicembre 2019
Ultimo aggiornamento: 7 Settembre 2023

Luigi Frigerio

Praticante avvocato appassionato di Diritto d’Autore, laureato presso l'Università degli Studi di Milano.
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