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Acquisto minimo e prezzo di rivendita: l’AGCM su alcune clausole abusive del franchising

Pubblicato in: Contenziosi e Risarcimenti
di Arlo Canella
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Questo articolo fornisce una panoramica del caso “Original Marines” affrontato dall’AGCM al fine di chiarire il rischio di apporre alcune clausole nel contratto di franchising.

La segnalazione al garante per il franchising Original Marines

La segnalazione all’AGCM, descritta nel provvedimento del 3 dicembre 2021, riguardava le condotte di Original Marines, azienda di moda con una rete commerciale di circa 480 negozi, la maggior parte in franchising.

Secondo quanto segnalato da vari soggetti tra cui ex-franchisee, l’azienda avrebbe posto in essere una serie di condotte abusive, tra cui l’imposizione di clausole contrattuali particolarmente gravose e una specifica strategia volta a sacrificare la redditività dell’affiliato a favore dell’azienda. 

Inoltre, fino al 2017, Original Marines avrebbe operato con una società consociata che godeva di condizioni decisamente più favorevoli rispetto agli altri affiliati, cannibalizzando i punti vendita concorrenti. 

Tali condotte avrebbero determinato l’indebitamento dei negozi della rete, il turn over e l’acquisto, da parte di Original Marines, di numerosi punti vendita con diverse istanze di fallimento a carico delle imprese coinvolte.

Le clausole contestate

In sintesi, le clausole del contratto di franchising di Original Marines contestate riguardano condizioni contrattuali particolarmente gravose e una specifica strategia secondo cui l’affiliato si scontrerebbe con un sistema in cui la propria redditività è sacrificata a favore di Original Marines:

  1. Original Marines definirebbe il valore e la composizione degli ordini attraverso un controllo di tipo informatico sul punto vendita, imponendo promozioni e prezzi di rivendita e, al contempo, impedendo di effettuare campagne promozionali di vendita se non a seguito di espressa e preventiva autorizzazione, proprio al fine di “evitare la concorrenza con gli altri punti vendita aderenti al programma Original Marines“.
  2. Oneri e obblighi in capo al franchisee al fine di adeguare la struttura di vendita e conformare a proprie spese l’intera attività commerciale alle indicazioni di Original Marines.
  3. Tra le clausole che incidono maggiormente sulla situazione di dipendenza economica del franchisee, la progettazione e l’allestimento del punto vendita, il cui impegno economico è posto interamente a carico dell’affiliato.
  4. Il franchisee è obbligato ad acquistare una quantità minima di prodotti in base all’assortimento standard, e vi sono alcuni prodotti (c.d. best seller) il cui acquisto è obbligatorio per motivi di uniformità della rete.
  5. Original Marines avrebbe utilizzato il contratto per imporre le promozioni da effettuare in negozio, riducendo la marginalità su cui l’affiliato avrebbe riposto affidamento e impedendo un’adeguata programmazione della sua strategia imprenditoriale.

Original Marines avrebbe abusato della dipendenza economica dei propri rivenditori, attraverso l’imposizione di clausole gravose che vincolano l’autonomia imprenditoriale del franchisee, limitando le scelte strategiche della gestione dei punti vendita.

La criticità del vincolo di acquisto minimo e il divieto di promozioni

La decisione dell’AGCM del 5 aprile 2022 riguarda solo alcune delle clausole e l’adozione degli impegni presentati da Original Marines è stata reputata sufficiente al fine di risolvere le problematiche  rilevate nell’ambito dell’istruttoria. 

Gli impegni presentati dalla società consistono in modifiche al modello contrattuale di Original Marines e mirano a eliminare i vincoli di acquisto inerenti alla quantità minima e alla tipologia dei prodotti da acquistare, a chiarire che il riassortimento è effettuato solo su richiesta del franchisee e senza obblighi di acquisto minimo, a conferire al franchisee l’autonomia decisionale in merito alla determinazione del prezzo di rivendita e all’attuazione delle campagne promozionali. 

In sintesi, il caso “Original Marines” evidenzia l’importanza di valutare attentamente le clausole contrattuali nel contesto del franchising e di monitorare eventuali condotte abusive da parte delle aziende franchisor, al fine di tutelare la posizione degli affiliati.

Riproduzione riservata ©
Data di pubblicazione: 22 Marzo 2023
Ultimo aggiornamento: 21 Novembre 2023
Avv. Arlo Cannela

Avvocato Arlo Canella

Managing Partner dello studio legale Canella Camaiora, iscritto all’Ordine degli Avvocati di Milano, appassionato di Branding, Comunicazione e Design.
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