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Brevetto: cos’è e quando registrarlo?

Pubblicato in: Proprietà Intellettuale
di Arlo Canella
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Il brevetto è uno strumento fondamentale per proteggere le invenzioni e garantire un vantaggio competitivo nel mercato. Questo articolo esplora in dettaglio cos’è un brevetto, perché è importante per le aziende e quali sono i requisiti necessari per ottenerlo, come la novità, l’attività inventiva e l’applicabilità industriale. Viene inoltre analizzato il momento giusto per registrare un brevetto, considerando fattori strategici ed economici, e si chiarisce cosa non può essere brevettato, con un focus su esclusioni legali come scoperte scientifiche, software e metodi matematici.

Che cos'è un brevetto e perché è importante?

Un brevetto è uno strumento giuridico che conferisce al suo titolare il diritto esclusivo di sfruttare un’invenzione per un periodo limitato, generalmente vent’anni. Durante questo periodo, altri non possono produrre, vendere o utilizzare l’invenzione senza il consenso del titolare. Questo diritto esclusivo è essenziale per proteggere l’innovazione e favorire la crescita economica, poiché incentiva le imprese e gli inventori a investire risorse e tempo nella creazione di nuove tecnologie e prodotti.

Registrare un brevetto assume particolare rilevanza in settori ad alta competitività o dove la tecnologia avanzata è predominante (si v. Valutazione economica dei beni immateriali e del software – Canella Camaiora). Un’invenzione brevettata non solo tutela da potenziali imitazioni, ma può anche trasformarsi in un asset strategico per l’azienda (si v. “Quanto vale il tuo brevetto?”, attraverso la concessione di licenze o la cessione del brevetto stesso. Le licenze brevettuali permettono di generare reddito, concedendo a terzi il diritto di sfruttare l’invenzione, garantendo un flusso di entrate derivante dall’innovazione.

Oltre a ciò, il brevetto offre una protezione legale: in caso di violazione dei diritti brevettuali, il titolare può agire in giudizio per ottenere il risarcimento dei danni. Questa difesa giuridica è forte strumento per le imprese, poiché consente di proteggere investimenti in ricerca e sviluppo da usi illeciti e concorrenza sleale.

In sintesi, un brevetto non è solo uno strumento di difesa delle idee, ma rappresenta anche una leva strategica per aumentare il valore dell’azienda e rafforzarne la posizione competitiva sul mercato.

Ma come funziona, concretamente, il processo di concessione di un brevetto e quali sono i requisiti fondamentali?

Quali sono i requisiti per ottenere un brevetto?

Non tutte le invenzioni possono essere brevettate. Per ottenere un brevetto, l’invenzione deve soddisfare tre requisiti fondamentali, definiti dall’articolo 45 del Codice della Proprietà Industriale (CPI): novità, attività inventiva e applicabilità industriale.

1. Novità

L’invenzione deve essere nuova, cioè non deve essere già stata divulgata al pubblico prima della richiesta di brevetto. Questo significa che l’invenzione non deve essere stata resa nota tramite pubblicazioni, commercio o qualsiasi altro mezzo di comunicazione. È fondamentale che l’inventore mantenga la riservatezza dell’invenzione fino alla presentazione della domanda, poiché anche una minima rivelazione potrebbe compromettere questo requisito, rendendo impossibile la tutela brevettuale (per approfondire: “L’invenzione confidata alle persone sbagliate: quando la divulgazione prematura distrugge il brevetto”).

2. Attività Inventiva

L’invenzione non deve essere ovvia per un esperto del settore. Questo significa che deve rappresentare un progresso significativo rispetto a quanto già conosciuto e disponibile nel settore specifico. Se la soluzione tecnica proposta è considerata banale o facilmente deducibile da un professionista, non può essere brevettata. L’attività inventiva è ciò che distingue una vera innovazione da un semplice miglioramento tecnico.

3. Applicabilità Industriale

L’invenzione deve poter essere utilizzata in ambito industriale. Ciò implica che l’invenzione debba avere un’applicazione pratica e concreta in un settore produttivo o industriale. Questo può includere la produzione di beni, processi industriali o tecnologie applicabili in vari settori. Le teorie astratte o le scoperte scientifiche senza una concreta applicazione industriale non possono essere brevettate.

Il rispetto di questi tre requisiti è essenziale per poter accedere alla protezione brevettuale. Se uno di questi criteri non è soddisfatto, la domanda di brevetto verrà respinta. È importante comprendere che tali criteri non sono solo formali, ma sono stati creati per garantire che il sistema brevettuale tuteli le invenzioni che apportino un reale contributo al progresso tecnologico e all’economia.

Ma quali sono le tempistiche e le strategie più adatte per decidere quando registrare un brevetto?

Quando è il momento giusto per registrare un brevetto?

Decidere quando registrare un brevetto è una scelta strategica determinante per qualsiasi imprenditore o azienda che desideri proteggere un’invenzione. Registrare troppo presto potrebbe comportare costi non necessari, mentre attendere troppo a lungo aumenta il rischio che terzi possano copiare o sviluppare la stessa idea (per approfondire: “Guida alla brevettazione e ai costi associati”). Il momento ideale per la registrazione dipende da vari fattori, sia legati alla fase di sviluppo dell’invenzione, sia alle condizioni del mercato.

1. Invenzione consolidata

Idealmente, un brevetto dovrebbe essere richiesto quando l’invenzione è stata perfezionata al punto da poter essere chiaramente descritta e realizzata. Non è necessario che il prodotto sia già pronto per la produzione o la vendita; ciò che conta è che l’inventore abbia una descrizione dettagliata dell’invenzione, sufficiente a soddisfare i requisiti di brevettabilità (per approfondire: “Come gestire la fase di prototipazione di un’idea innovativa”). In questo modo, si evita di brevettare un’idea ancora troppo acerba, che potrebbe richiedere modifiche successive non coperte dalla domanda di brevetto.

2. Protezione prima di entrare sul mercato

Molti imprenditori optano per il deposito della domanda di brevetto prima di lanciare l’invenzione sul mercato. Questo offre protezione contro la concorrenza, soprattutto nei settori ad alta innovazione, dove i tempi di sviluppo sono rapidi. Senza la protezione brevettuale, un’idea può essere facilmente copiata da concorrenti con maggiori risorse o strutture più agili (si v. Come proteggere un’idea commerciale). Brevettare l’invenzione in anticipo garantisce un vantaggio competitivo, proteggendo l’innovazione e il lavoro di ricerca e sviluppo.

3. Considerazioni economiche

La registrazione di un brevetto comporta costi significativi (si v. La Procedura di Brevettazione: Ricerca di Anteriorità, Uffici IP, Procedure e Costi ), sia per il deposito che per il mantenimento dei diritti, e tali spese variano da paese a paese. Pertanto, l’azienda deve valutare attentamente se l’invenzione ha un potenziale commerciale tale da giustificare questi investimenti. Se non ci sono prospettive immediate di profitti, potrebbe essere più conveniente aspettare o valutare forme alternative di tutela, come il segreto industriale.

4.Prontezza del mercato

Un altro elemento da considerare è la prontezza del mercato ad accogliere l’invenzione. In alcuni casi, potrebbe essere vantaggioso brevettare un’innovazione prima che il mercato sia maturo, per avere il tempo di sviluppare ulteriormente il prodotto e costruire una strategia commerciale (per approfondire: “Cooperazione tra grandi aziende e Startup attraverso l’IP”). In altri casi, attendere il momento giusto può essere determinante per massimizzare i benefici economici derivanti dal brevetto.

In definitiva, il momento ideale per brevettare dipende da un equilibrio tra la maturità dell’invenzione, la tempistica di ingresso nel mercato e la disponibilità di risorse economiche. Una strategia brevettuale ben pianificata può fare la differenza tra il successo commerciale e il fallimento di un’innovazione.

Cosa non può essere brevettato?

Non tutte le invenzioni o creazioni possono essere protette tramite un brevetto. La legge stabilisce una serie di esclusioni precise per garantire che solo determinate innovazioni possano ottenere protezione brevettuale. L’articolo 45 del Codice della Proprietà Industriale (CPI) elenca una serie di casi in cui non è possibile richiedere un brevetto.

1. Scoperte e Teorie Scientifiche. Le scoperte di fenomeni naturali o le teorie scientifiche non possono essere brevettate. Ad esempio, una nuova legge fisica o una formula matematica, per quanto rivoluzionaria, non costituisce oggetto di brevetto. Tuttavia, se una teoria scientifica viene applicata in modo concreto per risolvere un problema tecnico, l’applicazione pratica di tale teoria potrebbe essere brevettabile. La chiave è la presenza di una applicazione industriale concreta, non di una semplice astrazione teorica.

2. Metodi Matematici e Attività Intellettuali. I metodi matematici, le regole per attività intellettuali, i giochi o i metodi per svolgere attività commerciali non possono essere brevettati. Ad esempio, un metodo innovativo per gestire un’azienda o un algoritmo matematico che risolve un problema non possono essere brevettati, a meno che non vengano applicati in un contesto tecnico che generi un effetto pratico e tangibile (si v. “La tutela giuridica dell’idea di un nuovo gioco da tavolo – Canella Camaiora”)

3.Software. In linea generale, i programmi per elaboratore non possono essere brevettati come tali, secondo la normativa italiana e internazionale. Tuttavia, esistono eccezioni. Se un software produce un effetto tecnico concreto che va oltre la semplice elaborazione delle informazioni, potrebbe essere brevettabile. Per esempio, un software che controlla un nuovo processo industriale o che risolve un problema tecnico può essere oggetto di brevetto, a condizione che l’applicazione vada oltre il mero funzionamento interno del computer (per approfondire: “Gli strumenti di tutela legale del software”).

4. Presentazioni di Informazioni. Anche le presentazioni di informazioni, come i sistemi per organizzare o visualizzare dati, non possono essere brevettate. Queste attività rientrano tra le esclusioni per evitare che semplici metodi di rappresentazione o gestione delle informazioni siano monopolizzati attraverso un brevetto.

In alcuni casi, invenzioni che non possono essere brevettate potrebbero comunque essere protette tramite altre forme di tutela della proprietà intellettuale, come il diritto d’autore o i marchi. Ad esempio, i software, se non brevettabili, possono essere protetti tramite il diritto d’autore, mentre design e immagini legati a un prodotto possono essere tutelati come marchi o design industriali.

In conclusione, conoscere ciò che non può essere brevettato è fondamentale tanto quanto comprendere i requisiti per la brevettazione. Ciò consente ad aziende e inventori di pianificare strategie più efficaci per proteggere le proprie innovazioni.

 

© Canella Camaiora Sta. Tutti i diritti riservati.
Data di pubblicazione: 18 Ottobre 2024
Ultimo aggiornamento: 19 Novembre 2024

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Avv. Arlo Cannela

Avvocato Arlo Canella

Managing Partner dello studio legale Canella Camaiora, iscritto all’Ordine degli Avvocati di Milano, appassionato di Branding, Comunicazione e Design.
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