Proteggi know-how, strategie aziendali e dati sensibili con accordi di riservatezza efficaci.
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Il Non-Disclosure Agreement (NDA), o accordo di riservatezza, è uno strumento legale fondamentale per proteggere le informazioni sensibili condivise tra le parti in contesti professionali, strategici e di business. L’articolo esplora i principali aspetti dell’NDA: cos’è, quando utilizzarlo, gli obblighi che impone e le ripercussioni in caso di violazione. Dai dipendenti alle startup, dalle fusioni aziendali al trasferimento di tecnologia, l’NDA si rivela un contratto indispensabile per tutelare brevetti, know-how, strategie di business e altre risorse ad alto valore. Scopri come redigere un NDA efficace e quali strumenti offre per garantire la sicurezza delle informazioni riservate.
Un Non-Disclosure Agreement (NDA), o accordo di riservatezza, è un contratto che tutela le informazioni riservate condivise tra due o più parti durante un rapporto professionale, commerciale o strategico. Attraverso questo strumento legale, le parti si impegnano a non divulgare a terzi informazioni confidenziali acquisite nel corso della collaborazione (v. anche A cosa serve un accordo di riservatezza? di A. Canella).
Lo scopo principale di un NDA è proteggere il valore delle informazioni sensibili, prevenendo utilizzi non autorizzati o potenzialmente dannosi. Queste informazioni possono includere dati tecnici, know-how, strategie di business, piani di marketing, prototipi o persino brevetti non ancora pubblici (si v. anche Come gestire la fase di prototipazione di un’idea innovativa – Canella Camaiora).
L’NDA è particolarmente utile quando le informazioni condivise hanno un valore economico, anche potenziale, per chi le fornisce. Può trattarsi di:
Grazie a un NDA ben redatto, le parti possono instaurare una collaborazione trasparente, mantenendo al sicuro i loro asset più preziosi.
Il Non-Disclosure Agreement (NDA) è un contratto estremamente versatile, adatto a numerosi contesti professionali e aziendali, grazie alla sua capacità di adattarsi a esigenze specifiche di riservatezza.
Grazie a queste applicazioni, l’NDA si configura come uno strumento indispensabile per prevenire rischi e salvaguardare il valore delle informazioni in contesti ad alta competizione.
La sottoscrizione di un Non-Disclosure Agreement (NDA) comporta obblighi specifici per le parti coinvolte, tutti finalizzati alla protezione delle informazioni condivise. Il più importante è il mantenimento della segretezza: le informazioni riservate non possono essere divulgate a terzi non autorizzati e devono essere utilizzate esclusivamente per lo scopo indicato nel contratto. Questo vincolo di riservatezza si applica spesso anche dopo la conclusione del rapporto contrattuale, garantendo una protezione prolungata nel tempo.
Un altro aspetto fondamentale è il divieto di utilizzare le informazioni riservate per scopi non autorizzati. L’NDA specifica che le informazioni possono essere utilizzate solo per le finalità stabilite tra le parti. Qualsiasi utilizzo diverso – come il trasferimento a terzi, lo sviluppo di prodotti concorrenti o l’uso personale – costituisce una violazione dell’accordo.
L’accordo richiede inoltre che le informazioni siano conservate con cura e protette da accessi non autorizzati. Ciò implica l’adozione di misure adeguate per preservare la sicurezza dei dati, come strumenti di protezione digitale, accesso limitato e politiche interne di riservatezza (si v. anche L’invenzione confidata alle persone sbagliate: quando la divulgazione prematura distrugge il brevetto – Canella Camaiora).
Quando il rapporto contrattuale termina, l’NDA può prevedere l’obbligo di restituire o distruggere le informazioni riservate. Questa clausola assicura che i dati non rimangano in circolazione o in possesso di chi non ha più diritto di utilizzarli. In aggiunta, se emerge il rischio di una violazione, il ricevente deve notificare tempestivamente l’altra parte, per consentire un intervento rapido.
Gli obblighi stabiliti dall’NDA sono essenziali per garantire che le informazioni sensibili siano trattate nel rispetto degli accordi, evitando ogni forma di abuso o uso non autorizzato.
La violazione di un Non-Disclosure Agreement (NDA) comporta conseguenze significative, sia sul piano economico che legale. Tra le principali ripercussioni vi sono sanzioni pecuniarie, il risarcimento dei danni subiti dal titolare delle informazioni e, in alcuni casi, l’ingiunzione del tribunale per bloccare ulteriori utilizzi o divulgazioni delle informazioni riservate (si v. Quando gli ex dipendenti sottraggono il know-how: il caso “DeLorean” – Canella Camaiora).
Un elemento spesso presente negli NDA è la penale, fissata in un importo forfettario o calcolata sulla base di parametri specifici. Ad esempio, può essere determinata come una percentuale del fatturato della parte inadempiente o come una somma legata alla divulgazione di specifiche informazioni. Questa clausola mira a quantificare in anticipo il danno subito, offrendo una tutela immediata al titolare delle informazioni.
Le violazioni più frequenti includono:
Un NDA ben strutturato è fondamentale per garantire soluzioni e rimedi efficaci in caso di violazione. Oltre a prevedere sanzioni, un contratto chiaro e dettagliato protegge il titolare delle informazioni, riducendo i rischi e fornendo strumenti legali per affrontare eventuali inadempienze.