Successivamente, qualora il datore non paghi o, addirittura, non riscontri la diffida, si renderà opportuno rivolgersi ad un legale per ricevere assistenza e, eventualmente, per dare avvio ad un’azione giudiziale di recupero crediti.
Richiedendo, ad esempio, un decreto ingiuntivo, il Giudice del Lavoro emette nell’arco di un paio di settimane un ordine di pagamento provvisoriamente esecutivo. Nel decreto, di prassi il Giudice ingiunge al datore di lavoro di pagare non solo quanto dovuto al lavoratore a titolo di TFR ma anche le spese legali sostenute dal lavoratore per ottenere l’ingiunzione di pagamento.
Grazie al decreto del Giudice, che in caso di mancata impugnazione equivale ad una sentenza, è possibile anche dare avvio alla fase esecutiva. Il lavoratore può soddisfarsi congelando direttamente il conto corrente del datore di lavoro o pignorando altri beni aziendali.