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Come proteggere fotografie e immagini in caso di pubblicazione online

Pubblicato in: Proprietà Intellettuale
di Arlo Canella
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In un’era dominata dalla condivisione digitale e dall’intelligenza artificiale, la salvaguardia della proprietà intellettuale delle opere visive assume un’importanza fondamentale; questo articolo esplora metodi e strategie essenziali per tutelarsi in materia di immagine e fotografia nel vasto e complesso universo online.

Introduzione alla protezione delle immagini online

Nel contesto attuale, caratterizzato da un incessante scambio di contenuti digitali, la protezione delle immagini pubblicate online si rivela una sfida sempre più complessa. Ogni immagine pubblicata in rete può essere facilmente accessibile, scaricabile e potenzialmente utilizzata senza il consenso del creatore originale. Questa realtà impone ai creatori di contenuti la necessità di comprendere a fondo le modalità attraverso cui possono tutelare le proprie opere, adottando strategie legali e tecnologiche idonee a preservare i propri diritti.

Il diritto d’autore rappresenta il fondamento giuridico per la tutela delle opere creative, incluse le immagini. Secondo le normative vigenti, il diritto d’autore sorge automaticamente al momento della creazione di un’opera originale, conferendo all’autore il monopolio sull’uso economico della stessa. Questo include il diritto di riproduzione, distribuzione, comunicazione al pubblico e trasformazione dell’opera. È fondamentale per i creatori comprendere i principi del diritto d’autore per poter agire efficacemente in caso di violazioni e per negoziare adeguatamente i termini di cessione o licenza delle proprie opere.

La condivisione di immagini sui social media comporta rischi specifici. Sebbene queste piattaforme offrano una visibilità ineguagliabile, spesso le condizioni di utilizzo possono includere clausole che implicano la cessione di diritti o l’autorizzazione all’uso delle immagini da parte della piattaforma stessa o di terzi. Inoltre, la diffusione capillare e la facilità di replicazione delle immagini sui social network aumentano esponenzialmente il rischio di utilizzo non autorizzato o di plagio. Gli autori devono quindi essere consapevoli di queste dinamiche e adottare le strategie più idonee per proteggere le proprie opere in tali ambienti digitali, bilanciando l’esigenza di visibilità con la necessità di tutela dei propri diritti d’autore.

Strumenti pratici e tecnologici per la protezione delle immagini online

L’impiego di filigrane rimane uno dei metodi più diffusi e riconoscibili per la protezione delle immagini. Una filigrana, solitamente sotto forma di logo o testo, viene sovrapposta sull’immagine per indicarne la proprietà e scoraggiare l’uso non autorizzato. In questo contesto, è fondamentale menzionare l’importanza del credito autoriale. L’inclusione del nome dell’autore o di un riferimento alla fonte originale direttamente sull’immagine o nella sua didascalia può servire a chiarire la paternità dell’opera. Ad esempio, una filigrana che recita “© 2024 Mario Rossi” non solo afferma i diritti legali dell’autore, ma funge anche da dichiarazione pubblica di proprietà intellettuale. Tuttavia, è essenziale bilanciare la visibilità della filigrana con l’integrità estetica dell’immagine: una filigrana troppo invasiva può inficiare il valore artistico dell’opera, mentre una troppo discreta potrebbe non fornire un deterrente efficace. La filigrana digitale, meno visibile ma tracciabile attraverso software specifici, rappresenta un’alternativa che preserva l’estetica dell’immagine pur proteggendo i diritti dell’autore.

Recenti sviluppi tecnologici hanno introdotto strumenti innovativi per la protezione delle immagini. Uno di questi è Glaze, sviluppato dall’Università di Chicago, che permette di applicare una filigrana digitale invisibile all’occhio umano ma riconoscibile dalle intelligenze artificiali. Questo sistema è particolarmente efficace nel prevenire l’uso non autorizzato delle immagini all’interno dei dataset di AI. Tuttavia, è importante sottolineare che tali strumenti richiedono risorse computazionali significative e possono comportare limitazioni tecniche. Inoltre, come ogni tecnologia emergente, anche Glaze non offre una soluzione definitiva, ma deve essere considerato un passo avanti nel contrasto all’uso illecito delle immagini.

Al di là di Glaze, recenti innovazioni includono strumenti come Nightshade e Kudurru. Nightshade permette agli artisti di alterare impercettibilmente i pixel delle loro opere, generando errori nei modelli di AI che utilizzano queste immagini per l’addestramento (Ref. Artribune – Artisti contro intelligenza artificiale: arriva Nightshade, “l’avvelenatore di immagini”). Kudurru, creato da Spawning.ai, offre un approccio diverso, bloccando gli scraper o inviando contenuti indesiderati, aggiungendo così uno strato di protezione contro l’utilizzo non autorizzato delle opere artistiche da parte delle intelligenze artificiali (Ref. Wired Italia – Avresti mai detto che per bloccare l’intelligenza artificiale basta farle il dito medio?).

Questi strumenti dimostrano come la tecnologia possa fornire soluzioni innovative per tutelare i diritti d’autore nell’era digitale. Tuttavia, è fondamentale comprendere che, nonostante la loro efficacia, non sono una soluzione definitiva e devono essere integrati in una strategia complessiva che include sia misure legali che tecniche. 

Nonostante l’efficacia di queste tecniche, è fondamentale riconoscere i loro limiti. Filigrane visibili possono essere rimosse o alterate con tecniche avanzate di editing, mentre i sistemi di protezione invisibili possono non essere riconosciuti da tutte le piattaforme o applicazioni. Inoltre, la protezione offerta da questi strumenti può essere aggirata mediante la modifica dell’immagine, come ritagli o rotazioni. Pertanto, è importante integrare l’uso di questi strumenti con una comprensione approfondita dei diritti legali e delle procedure per affrontare le violazioni, combinando strategie tecnologiche e legali per una protezione efficace delle opere.

Gestione del plagio e risarcimento

Identificare il plagio delle proprie immagini richiede un’attenta osservazione e l’utilizzo di strumenti specifici. Esistono servizi online, come motori di ricerca inversa per immagini (ad esempio Google Images o TinEye), che consentono di tracciare la diffusione e l’uso delle proprie opere in Internet. Questi strumenti sono essenziali per scoprire eventuali utilizzi non autorizzati delle immagini. È importante che i creatori controllino regolarmente l’utilizzo delle loro opere, mantenendo un archivio organizzato delle pubblicazioni e delle concessioni di licenza, per facilitare l’identificazione di eventuali violazioni.

Nel caso in cui si identifichi un utilizzo non autorizzato delle proprie immagini, è essenziale agire tempestivamente. Il primo passo può essere un contatto diretto con l’utilizzatore per richiedere la rimozione dell’immagine o la negoziazione di un accordo di licenza. Se questo approccio non dovesse sortire effetto, è possibile procedere con azioni legali. L’invio di una lettera formale di diffida, redatta da un legale esperto in diritto d’autore, rappresenta spesso un deterrente efficace e consente di ottenere un congruo risarcimento (per quantificare il danno vi invito a leggere questo mio articolo sulle modalità di calcolo del risarcimento, “Il calcolo del risarcimento per l’utilizzo di di fotografie semplici altrui). In casi più gravi, può essere necessario intraprendere azioni giudiziarie per ottenere il risarcimento del danno e la cessazione dell’uso illecito.

Nell’era dell’Intelligenza Artificiale, la protezione delle immagini assume nuove sfaccettature. Gli algoritmi di IA possono utilizzare immagini per apprendere, creare nuove opere o per altri scopi non previsti dall’autore originale. Per questa ragione, è fondamentale rimanere aggiornati sulle ultime evoluzioni tecnologiche e legali in materia di IA e diritto d’autore. Collaborare con piattaforme e organizzazioni che promuovono il rispetto dei diritti d’autore nel digitale, partecipare a forum e conferenze sul tema, e consultare periodicamente esperti legali, sono azioni consigliate per gestire efficacemente le trasformazioni di questo complesso periodo storico. Inoltre, è utile esplorare l’utilizzo di nuovi strumenti tecnologici sviluppati per contrastare l’uso improprio delle opere da parte delle IA, integrandoli nella propria strategia di protezione.

© Canella Camaiora Sta. Tutti i diritti riservati.
Data di pubblicazione: 16 Gennaio 2024

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Avv. Arlo Cannela

Avvocato Arlo Canella

Managing Partner dello studio legale Canella Camaiora, iscritto all’Ordine degli Avvocati di Milano, appassionato di Branding, Comunicazione e Design.
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