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Le royalties rappresentano una forma di compenso per i titolari di diritti di proprietà intellettuale, garantendo una remunerazione per l’utilizzo delle loro opere o invenzioni. Questo articolo analizza il funzionamento delle royalties nei principali settori, come editoria, musica, arti visive e brevetti, con particolare attenzione alle percentuali medie riconosciute e alle dinamiche contrattuali. Alla luce delle recenti modifiche normative introdotte dal D.Lgs. 177/2021 e dalla Delibera AGCOM 95/2024, vengono approfonditi i nuovi strumenti a disposizione degli autori per ottenere trasparenza e compensi proporzionati. Il testo offre inoltre una riflessione sulle norme di applicazione necessaria, evidenziando come queste possano tutelare i diritti degli autori e rafforzare la loro posizione nei rapporti contrattuali. L’obiettivo dell’articolo è fornire un quadro chiaro e strutturato sul tema delle royalties, evidenziando le opportunità offerte dal panorama normativo attuale per valorizzare il lavoro intellettuale e creativo.
Le royalties sono compensi riconosciuti ai titolari di diritti di proprietà intellettuale – come opere letterarie, musicali, brevetti o marchi – per l’utilizzo commerciale delle loro creazioni da parte di terzi. In pratica, rappresentano una remunerazione per l’autorizzazione concessa a sfruttare economicamente un’opera o un’invenzione.
Il funzionamento delle royalties si basa su un accordo di licenza tra due parti:
Questo accordo definisce le condizioni d’uso, la durata e l’entità del compenso, che può essere calcolato come:
Ad esempio, nel settore musicale, un artista può concedere a una casa discografica il diritto di distribuire le sue canzoni in cambio di una percentuale sulle vendite o sugli streaming. Analogamente, un inventore può permettere a un’azienda di produrre e vendere un prodotto basato sul suo brevetto, ricevendo una royalty per ogni unità venduta.
Le royalties trovano applicazione in diversi settori:
In ogni caso, le royalties rappresentano un meccanismo fondamentale per garantire ad autori ed innovatori una giusta remunerazione per l’utilizzo delle loro creazioni, incentivando così la continua produzione di contenuti culturali e tecnologici.
Le percentuali di royalties riconosciute ai creatori variano significativamente in base al settore, al tipo di opera e agli accordi contrattuali stipulati. Comprendere queste differenze è essenziale per tutelare i propri diritti e ottenere una remunerazione equa.
Le percentuali di royalties sono dunque il risultato di una complessa negoziazione, influenzata da numerosi fattori. Per questo motivo, è essenziale che i creatori si avvalgano del supporto di avvocati esperti in diritto d’autore e proprietà intellettuale, in grado di negoziare condizioni che riflettano adeguatamente il valore del loro lavoro e garantiscano una remunerazione equa.
Le royalties non sono stabilite automaticamente: dipendono da contratti specifici, negoziati tra il titolare dei diritti e chi intende utilizzare l’opera o il prodotto. Comprendere il contenuto di questi accordi è essenziale per gli autori, sia per tutelare i propri diritti che per garantirsi una remunerazione adeguata e proporzionata al valore economico generato.
Un contratto di licenza ben strutturato dovrebbe includere alcune clausole fondamentali:
La Delibera AGCOM 95/2024 introduce obblighi stringenti in tema di trasparenza per gli utilizzatori di opere, confermando che devono fornire un rendiconto almeno semestrale agli autori.
Questa delibera, che completa l’attuazione della Direttiva Copyright, si pone come obietitvo il bilanciamento concreto dei diritti degli autori rispetto agli utilizzatori, fornendo una base per richiedere compensi aggiuntivi in caso di sproporzione evidente tra profitti e royalties percepite (approfondisci: Rendiconto semestrale, adeguamento dei compensi e tutela degli Autori (la delibera AGCOM 95/2024) – Canella Camaiora).
Infatti, il D.Lgs. 177/2021, attuativo della Direttiva UE 2019/790, aveva aggiunto specifici obblighi di trasparenza, regolati dall’art. 110-quater della Legge sul diritto d’autore (L. 633/1941). Questa disposizione impone agli utilizzatori di opere di fornire un rendiconto dettagliato contenente:
Gli autori, quindi, possono richiedere una “remunerazione ulteriore, adeguata ed equa, dalla parte con cui hanno stipulato un contratto” (cfr art. 110 quinquies legge autore) qualora si verifichi una evidente sproporzione tra i profitti ottenuti dagli utilizzatori e le royalties percepite.
Interessante anche il principio secondo cui si presume l’incongruità del compenso in mancanza di trasparenza (approfondisci: Il nuovo obbligo di “rendiconto agli autori” ai sensi del D.Lgs. 177/2021 (attuazione italiana della direttiva UE sul Copyright) – Canella Camaiora).
Grazie a questi obblighi normativi, gli autori possono:
Come sottolineato nell’articolo “Rendiconto semestrale e adeguamento dei compensi“, la trasparenza richiesta dalle nuove norme rappresenta una tutela fondamentale, migliorando l’equilibrio e la trasparenza nei rapporti contrattuali.
Il panorama normativo italiano sul diritto d’autore è profondamente cambiato negli ultimi anni, introducendo tutele inderogabili che possono fare la differenza per gli autori.
Questi diritti non sono facoltativi o modificabili a piacimento, ma sono norme di applicazione necessaria, cioè disposizioni inderogabili che prevalgono su qualsiasi clausola contrattuale contraria. Conoscere e attivare questi strumenti è fondamentale per ottenere risultati concreti.
Le norme di applicazione necessaria, introdotte dal D.Lgs. 177/2021 e attuate dalla Delibera AGCOM 95/2024, garantiscono agli autori una trasparenza senza precedenti, applicandosi a tutti i contratti stipulati dopo il 7 giugno 2022. Questo significa che:
Come spiegato nei nostri articoli, le norme di applicazione necessaria sono pensate per:
È essenziale che gli autori comprendano che queste tutele sono strumenti pratici e concreti, pronti per essere attivati. Non si tratta di regole astratte, ma di diritti che possono essere esercitati per monitorare i ricavi e ottenere un trattamento economico adeguato.
Gli autori hanno il diritto di:
Per gestire questo quadro normativo complesso, è indispensabile collaborare con avvocati esperti in diritto d’autore e proprietà intellettuale. Gli avvocati possono analizzare i contratti, verificare la validità delle clausole contrattuali e supportare gli autori nella richiesta di adeguamenti economici.
Conoscere le norme di applicazione necessaria e utilizzarle correttamente è la chiave per valorizzare il proprio talento. Non è il momento di sentirsi sopraffatti o sconfitti: la legge offre tutele concrete per proteggere e valorizzare il lavoro creativo. Agire con consapevolezza è il primo passo per ottenere i risultati che gli autori meritano.
Avvocato Arlo Canella