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Orario di lavoro ed esigenze individuali: quali diritti per il lavoratore?

Pubblicato in: Diritto del Lavoro
di Antonella Marmo
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Il datore di lavoro ha piena discrezionalità nel decidere l’orario di lavoro (entità e collocazione) al momento della conclusione del contratto di assunzione. Ciò in virtù delle esigenze aziendali e del suo potere organizzativo.

In realtà, lo stesso potere unilaterale – cosiddetto ius variandi – è più difficile da riconoscersi dopo che il rapporto di lavoro si è costituito. Questo perché potrebbe determinarsi un danno per il dipendente.

Spesso la riduzione improvvisa dell’orario (e quindi della retribuzione) può far pensare al lavoratore che il datore stia per licenziarlo. In questi casi che tutele ha il lavoratore?

In questo articolo:

  1. Dipendenti con priorità di trasformazione
  2. Quando è possibile la variazione del contratto da tempo pieno a part-time
  3. Vietata la trasformazione del rapporto di lavoro senza consenso scritto del dipendente

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1. Dipendenti con priorità di trasformazione

Prima di tutto è necessario sapere che la legge attribuisce ad alcuni lavoratori priorità nella trasformazione del contratto di lavoro da full-time a part-time.

Infatti hanno diritto alla trasformazione del contratto in part-time i lavoratori affetti da patologie oncologiche o da altre gravi patologie.

Non solo…

La previsione di favore opera anche:

  • nel caso in cui il lavoratore assista una persona convivente con totale e permanente inabilità lavorativa con necessità di assistenza continua.
  • se sono disponibili posti di questo tipo in azienda, le lavoratrici dipendenti inserite in percorsi di protezione contro la violenza di genere.

Ovviamente, a richiesta dell’interessata il rapporto deve tornare full-time.

Il lavoratore che abbia trasformato il rapporto di lavoro a tempo pieno in part-time ha diritto di precedenza nelle assunzioni con contratto a tempo pieno per l’espletamento delle stesse mansioni o equivalenti.

Ma nel caso in cui la decisione di trasformazione in part-time sia unilaterale da parte datoriale, cosa può fare il lavoratore?

La risposta è stata fornita dalla Cassazione che si è pronunciata sulla variazione del monte ore pattuito.

2. Quando è possibile la variazione del contratto da tempo pieno a part-time

La trasformazione di un contratto di lavoro da full-time a part-time è ammessa solo se l’accordo tra le parti viene stipulato per iscritto.

La Cassazione (n. 1375/18) ha ribadito che la trasformazione del rapporto di lavoro subordinato a tempo pieno in rapporto a tempo parziale non può avvenire a seguito di determinazione unilaterale del datore di lavoro, ma necessita in ogni caso del consenso scritto del lavoratore, il cui rifiuto non costituisce giustificato motivo di licenziamento.

Nell’ ipotesi di trasformazione del rapporto di lavoro da full-time a part-time la riduzione della quantità (cioè dell’orario) del lavoro prestato determina una proporzionale riduzione della retribuzione complessiva in tutte le sue componenti, compresi gli scatti di anzianità.

3. Vietata la trasformazione del rapporto di lavoro senza consenso scritto del dipendente

Come detto, secondo la sentenza della Cassazione in commento, il datore non può decidere unilateralmente di passare da un rapporto a tempo pieno a un part-time, quindi a una riduzione delle ore di lavoro, senza il consenso scritto del lavoratore.

La variazione, in aumento o in diminuzione, del monte ore pattuito è una modifica del contratto di lavoro inizialmente concordato che necessita di una rinnovata manifestazione di volontà.

Tale volontà non può essere desunta da un semplice comportamento concludente delle parti, come ad esempio dal fatto che inizialmente il lavoratore si sia recato sul posto di lavoro e abbia iniziato a svolgere le mansioni secondo il nuovo orario.

Per richiedere consulenza su questo argomento, vi invitiamo a contattarci oppure a visitare la pagina del nostro sito dedicata al diritto del lavoro.

Riproduzione riservata ©
Data di pubblicazione: 8 Agosto 2019
Ultimo aggiornamento: 7 Settembre 2023

Antonella Marmo

Avvocato dello studio legale Canella Camaiora, iscritta all’Ordine di Milano, si occupa di Diritto Commerciale e del Lavoro.
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