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Il Bonus Verde in 5 mosse + 1

Pubblicato in: Fiscalità e Tributi
di Cristina Peletti
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IL BONUS VERDE IN 5 MOSSE + 1

Con la Legge Finanziaria del 2018 (L. 205/2017, art. 1 commi da 12 a 15) è stata introdotta un’agevolazione fiscale riguardante la ristrutturazione delle aree verdi, altrimenti detta “Bonus Verde”.

L’agevolazione consiste in:

  • una detrazione IRPEF pari al 36% delle spese documentate,
  • da calcolarsi su un importo massimo di 5.000€ per unità immobiliare ad uso abitativo
  • e da dividere in 10 anni.

Gli interventi agevolabili riguardano:

  • la sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione di pozzi;
  • realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili.

Analizziamo la norma, in breve, in ogni suo punto per evitare di commettere qualche errore che ci costerebbe l’agevolazione stessa.

1. Chi ne può beneficiare?

  • Innanzi tutto si parla di detrazione IRPEF, perciò riguarda le Persone Fisiche e non spetta invece ai soggetti IRES (Società di capitali).
  • Si può ritenere, per analogia con la disciplina delle ristrutturazioni edilizie, che ne possano godere anche le Società di Persone (salvo diversa interpretazione dell’Agenzia delle Entrate).
  • I beneficiari sono i proprietari o i detentori dell’immobile sul quale sono effettuati gli interventi (proprietari, titolari dei diritti di godimento come ad esempio gli usufruttuari, detentori come gli inquilini o i comodatari) che sostengano effettivamente la spesa. Si includono tra i beneficiari i familiari conviventi del possessore/detentore e i conviventi “di fatto”, a condizione che abbiano sostenuto le spese e che la convivenza avvenga sin dall’inizio dei lavori.
  • Anche gli interventi eseguiti sulle parti comuni dei condomini sono agevolabili; a goderne saranno i singoli condòmini.

2. Quali spese sono agevolabili?

  • Sistemazione a verde delle aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione di pozzi.
  • Realizzazione di coperture a verde di giardini pensili.
  • Sono incluse le spese di progettazione e manutenzione connesse all’esecuzione degli interventi.

3. Su quali immobili si possono eseguire gli interventi?

  • Si parla di unità immobiliari ad uso abitativo, pertanto bisogna considerare l’effettivo utilizzo dell’immobile, a prescindere dalla categoria catastale. L’agevolazione non riguarda, ad esempio, gli uffici, le aziende o gli asili e le scuole.
  • In caso di destinazione ad uso promiscuo dell’abitazione per l’esercizio dell’arte o della professione, la detrazione viene ridotta al 50%, ma potrà cumularsi con la deduzione dal reddito imponibile d’impresa o di lavoro autonomo.

4. Quanto è l’ammontare massimo di detrazione?

  • La detrazione IRPEF è pari al 36% della spesa sostenuta, calcolata su un massimo di spesa pari a 5.000 € per ogni unità immobiliare.

Esempio: se la spesa è pari a 3.000 € la detrazione sarà pari al 36% di 3.000 = 1.080 €
Esempio: se la spesa è pari a 7.000 € la detrazione sarà pari al 36% di 5.000 (il limite massimo) = 1.800
In entrambi i casi la detrazione va ripartita in 10 quote annuali, perciò finiremo di recuperare il 36% nel 2028, quando faremo la dichiarazione dei redditi per l’anno 2027.

  • In caso di lavori eseguiti sulle parti condominiali, l’ammontare di spesa massimo va calcolato per ogni unità immobiliare, perciò se ci sono 10 unità immobiliari la spesa massima sarà 50.000 €.
    L’amministratore provvederà poi al riparto secondo i millesimi.
    La spesa darà luogo alla detrazione solo se il condòmino avrà pagato l’importo di sua competenza entro il termine per la presentazione della dichiarazione dei redditi.
    Il condòmino dovrà pagare la sua quota di spese per interventi relativi al Bonus Verde entro il 31 ottobre 2019, in caso di presentazione del modello di dichiarazione dei redditi delle Persone Fisiche, o entro i termini di presentazione del modello 730, che in genere sono antecedenti.

5. Come devono essere eseguiti i pagamenti per poter beneficiare della detrazione fiscale?

  • I pagamenti vanno eseguiti in maniera tracciabile, ovvero con i bonifici “parlanti” a cui siamo abituati per le spese di ristrutturazione e per il risparmio energetico, ma si ritiene anche con carta di credito o bancomat (salvo diversa interpretazione dell’Agenzia delle Entrate)

Questa è, a grandi linee, la carrellata degli accorgimenti da tenere in considerazione per non farci prendere alla sprovvista da questa novità.

+1) Solo per quelli che sono arrivati alla fine, il “bonus” dell’ultimo accorgimento: ricordatevi che l’agevolazione riguarda il solo anno 2018, perciò i lavori (e il pagamento degli stessi) devono essere eseguiti nel corso dell’anno 2018. Salvo proroghe, il Bonus Verde svanirà come la carrozza di Cenerentola alla mezzanotte del 31 dicembre 2018.

Se avete dubbi o richieste particolari non esitate a contattarci.

Riproduzione riservata ©
Data di pubblicazione: 21 Marzo 2018
Ultimo aggiornamento: 7 Settembre 2023

Cristina Peletti

Consulente tributario associato ANCOT
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