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L’art. 11-ter del Codice di Proprietà Industriale ha introdotto il cd. “Marchio Storico di Interesse Nazionale“, un riconoscimento che celebra e protegge le imprese che hanno contribuito in modo significativo alla reputazione del Made in Italy nel mondo. Questo articolo esplora la natura di questo marchio, la sua importanza e come le aziende possono ottenerlo.
In questo articolo:
Il Marchio Storico di Interesse Nazionale rappresenta una distinzione di prestigio nel panorama italiano, conferita alle aziende che vantano una lunga e significativa storia nel settore industriale e commerciale.
La creazione di questo tipo di marchio è strettamente legata alla necessità di proteggere e valorizzare le aziende storiche italiane, spesso messe a rischio da fenomeni di concorrenza sleale, contraffazione e delocalizzazione. L’obiettivo principale è dunque tutelare il patrimonio storico e culturale del nostro Paese, assicurandosi che le aziende di lunga data possano prosperare e mantenere la loro posizione preminente nel mercato globale.
Il Marchio Storico non deve essere confuso con altri marchi o denominazioni di origine come DOP e IGP.
Mentre queste ultime sono collegate a specifiche caratteristiche geografiche di produzione, il Marchio Storico si focalizza sulla longevità e sull’importanza storica di un’azienda o prodotto.
Attualmente, nel Registro Speciale dei Marchi Storici di Interesse Nazionale sono presenti 575 marchi, come Enel, Segafredo, Negroni, ATM, La Rinascente e tanti altri.
Il Marchio Storico non è un semplice segno distintivo: è una testimonianza tangibile dell’importanza e del valore che certe aziende e prodotti hanno avuto nella storia industriale e culturale dell’Italia. Questo marchio celebra non solo la longevità aziendale, ma anche l’innovazione, la qualità e la dedizione che hanno permesso a certe imprese di resistere alla prova del tempo.
La sua importanza risiede anche nella capacità di proteggere il patrimonio delle aziende storiche contro pratiche commerciali ingiuste o imitative. In un’epoca dominata dalla globalizzazione e dalla concorrenza intensa, è fondamentale che le aziende che hanno contribuito a costruire la reputazione del Made in Italy siano riconosciute e difese. Questo marchio serve a rafforzare la posizione competitiva delle aziende italiane sul mercato internazionale, garantendo ai consumatori l’originalità, la qualità e l’autenticità dei prodotti. Inoltre, promuove un senso di fiducia tra i consumatori, che vedono nel marchio una garanzia di eccellenza e storicità.
Dal punto di vista economico, questo riconoscimento può anche contribuire a incrementare il valore di un’azienda o di un brand, favorendo così nuove opportunità di investimento e collaborazioni commerciali. E, non da ultimo, sottolinea l’importanza di preservare e valorizzare il ricco patrimonio industriale e culturale del nostro Paese per le generazioni future.
Per conseguire tale riconoscimento, i titolari di un marchio devono soddisfare requisiti rigorosi che evidenziano la loro storicità e l’importanza nel panorama industriale italiano.
L’art. 11-ter CPI prevede che possano divenire Marchi Storici i marchi:
Le aziende devono fornire prove tangibili del loro operato continuativo nel corso degli anni. Ciò può includere, ma non è limitato a: imballaggi storici, etichette, listini prezzi, cataloghi, fatture e inserzioni pubblicitarie, e, comunque, documentazione che serve a corroborare l’affermazione della lunga presenza sul mercato.
Una volta raccolte tutte le prove necessarie e soddisfatti i requisiti, il titolare o i licenziatari esclusivi (o il rappresentante) possono procedere con la richiesta di iscrizione nell’apposito Registro Speciale dei Marchi Storici di Interesse Nazionale. Questo registro, tenuto presso l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi, serve come base ufficiale e pubblica di tutti i marchi riconosciuti con questa prestigiosa distinzione.
Richiedere il Marchio Storico non è una procedura immediata, ma riflette la serietà e la rilevanza di questo distintivo. Per le aziende interessate a ottenere tale riconoscimento, è fondamentale seguire un processo ben delineato e fornire documentazione appropriata.
Prima di effettuare la richiesta, il titolare deve preparare tutti i documenti necessari di cui abbiamo parlato nel precedente paragrafo.
Il richiedente dovrà compilare un’istanza ufficiale, che include informazioni come i dati anagrafici del richiedente, la qualifica (titolare o licenziatario del marchio), e i prodotti o servizi di riferimento. Questa istanza serve come presentazione formale della richiesta all’ente competente.
Una volta raccolti e compilati tutti i documenti, l’istanza deve essere depositata presso l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi. L’ufficio esaminerà la richiesta e la documentazione fornita, assicurandosi che rispetti tutti i criteri necessari.
Una volta depositata la richiesta, l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi inizierà un processo di revisione. Se la domanda è approvata, l’azienda verrà inserita nel Registro Speciale dei Marchi Storici di Interesse Nazionale e riceverà una notifica ufficiale.
Seguire questi passaggi con attenzione e precisione è fondamentale per garantire una valutazione positiva della richiesta e per poter fregiarsi del prestigioso Marchio Storico di Interesse Nazionale. Per questo è fondamentale rivolgersi a professionisti esperti nel settore.
Margherita Manca