news
-
Tempo medio di lettura 5'

Contributi a fondo perduto per le nuove imprese lombarde: edizione 2022 e 2023

Pubblicato in: Startup, Società e innovazione
di Debora Teruggia
Home > Contributi a fondo perduto per le nuove imprese lombarde: edizione 2022 e 2023

Il bando “Nuova impresa” consente di ottenere un contributo pari al 50% delle spese
sostenute per l’avvio d’impresa in Lombardia.

Vediamo come funziona il Bando:

In cosa consiste il Bando "Nuova Impresa"

Fino al 31 marzo 2023 è possibile partecipare al Bando “Nuova Impresa – edizione 2022”, attivato e gestito da Regione Lombardia e dal Sistema Camerale lombardo. 

Il Bando è finalizzato a sostenere l’economia lombarda e, soprattutto, l’avvio di nuove imprese e l’autoimprenditorialità. I soggetti beneficiari potranno infatti ottenere un contributo a fondo perduto per un importo massimo di Euro 10.000 euro. 

Con uno stanziamento di circa € 10 milioni, Regione Lombardia sostiene la nascita di nuove imprese che nell’anno 2022 hanno sostenuto delle spese per l’apertura dell’attività (segnaliamo che esiste una nuova edizione del bando con una dotazione finanziaria di un milione di euro, torneremo a breve sull’argomento)

L’edizione 2022 del Bando “Nuova Impresa” era stata approvata con delibera n. 5959 del 14 febbraio 2022 dalla Giunta regionale lombarda. Alla luce dei fondi messi a disposizione, non essendo ancora arrivata alcuna comunicazione di chiusura anticipata del Bando per l’esaurimento dei fondi, c’è ancora tempo per presentare la domanda e ottenere l’agevolazione fino al 31 marzo 2023. 

Semplificando, l’agevolazione consiste nella concessione di un contributo a fondo perduto fino al 50% della spesa sostenuta. In estrema sintesi, avendo sostenuto spese per € 20.000, si può ottenere un “rimborso” sino a € 10.000.

Poniamo il caso, per esempio, di aver investito € 6.000 nel corso dell’anno appena concluso per la registrazione di marchi e brevetti e per l’acquisto di software gestionali, computer e licenze d’uso. Se Unioncamere – soggetto gestore del Bando – dovesse ritenere ammissibili dette spese, la neo impresa può recuperare facilmente la metà della spesa sostenuta, ovvero € 3.000. Attenzione! Così come è previsto un contributo massimo (€ 10.000) è previsto altresì un limite minimo di spesa di € 3.000!

La domanda, a questo punto, sorge spontanea: quali sono le spese agevolabili

Quali sono le spese agevolabili?

Praticamente, dal notaio all’avvocato, dalle spese di pubblicità all’acquisto di software… sono ammissibili tutte le spese per l’avvio della nuova impresa sostenute entro e non oltre il 31 dicembre 2022. In dettaglio, danno diritto al contributo a fondo perduto le seguenti spese:

a) acquisto di beni strumentali, macchinari, attrezzature, nuovi arredi;
b) acquisto di software gestionali, altre applicazioni aziendali, licenze d’uso, servizi software di tipo cloud, brevetti e licenze d’uso sulla proprietà intellettuale, nella misura massima del 60% della spesa totale di progetto;
c) acquisto di hardware, esclusi smartphone;
d) sviluppo e registrazione di marchi e brevetti e per le certificazioni di qualità.

Sono altresì ammissibili le seguenti spese:

  1. a) onorari notarili e costi relativi alla costituzione d’impresa;
  2. b) onorari per prestazioni e consulenze relative all’avvio d’impresa, nello specifico: attività di marketing e comunicazione; logistica; produzione; personale, organizzazione; contrattualistica; contabilità e fiscalità;
  3. c) consulenze specialistiche legate alla registrazione di marchi e brevetti, e certificazioni di qualità;
  4. d) canoni di locazione della sede legale e operativa della nuova impresa;
  5. e) sviluppo di un piano di comunicazione (logo aziendale, sito internet, progettazione piano di lancio dell’attività) e strumenti di comunicazione, promozione e pubblicità anche su social.

Nella valutazione della domanda, Unioncamere terrà maggiormente in considerazione gli interventi eseguiti in ottica di transizione verde e digitale.

Quali sono i soggetti beneficiari

Il Bando è rivolto a lavoratori autonomi, professionisti inclusi, e micro, piccole e medie imprese (c.d. MPMI), che nell’ultimo anno – e più precisamente dal 1°gennaio 2022 e fino alla data di chiusura del Bando – hanno aperto una nuova impresa o attività in Lombardia.

Detti soggetti, per poter ottenere l’agevolazione, devono avere avere determinati requisiti. Per esempio, devono essere iscritti nel Registro delle Imprese (solo se MPMI) a decorrere almeno dal 1° gennaio 2022, essere dotati di partita IVA a decorrere dalla medesima data e aver già sostenuto le spese di cui sopra. 

Infatti, le spese per cui si richiede l’accesso al contributo, devono essere state sostenute e quietanzate entro e non oltre il 31 dicembre 2022.

Quali sono i termini per la presentazione della domanda

Probabilmente, se vi siete imbattuti in questo articolo è perché siete interessati a partecipare al Bando o a rettificare la vostra domanda di partecipazione. In effetti, come detto e salvo chiusura anticipata per esaurimento della dotazione finanziaria, c’è ancora tempo sino alle 12.00 del 31 marzo 2023 per presentare domanda e ottenere il contributo a fondo perduto. 

Inoltre, esiste anche l’edizione 2023 del Bando Nuova Impresa, dedicato alle imprese che nasceranno quest’anno.

Riuscire a ottenere il “rimborso” (contributo a fondo perduto) pari a una percentuale delle spese sostenute in corso d’anno consente di dare spinta all’attività e di ottenere liquidità. 

Presentare una domanda di partecipazione incompleta o sprovvista dei requisiti di Legge, comporta il rischio di non ottenere l’agevolazione.  In caso di dubbio, è possibile rivolgersi al nostro studio per ottenere una revisione o per presentare una nuova domanda nel termine.

© Canella Camaiora Sta. Tutti i diritti riservati.
Data di pubblicazione: 16 Gennaio 2023
Ultimo aggiornamento: 7 Settembre 2023

È consentita la riproduzione testuale dell’articolo, anche a fini commerciali, nei limiti del 15% della sua totalità a condizione che venga indicata chiaramente la fonte. In caso di riproduzione online, deve essere inserito un link all’articolo originale. La riproduzione o la parafrasi non autorizzata e senza indicazione della fonte sarà perseguita legalmente.

Debora Teruggia

Laureata presso l'Università degli Studi di Milano, praticante avvocato appassionato di Diritto del Lavoro e Diritto di Famiglia.
Leggi la bio
error: Content is protected !!