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Come comportarsi in caso di danni o infiltrazioni?

Pubblicato in: Contenziosi e Risarcimenti
di Celeste Martinez Di Leo
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L’Accertamento Tecnico Preventivo (ATP) rappresenta uno strumento legale importante per i proprietari di immobili che riscontrano danni, come infiltrazioni d’acqua, e sospettano la responsabilità della proprietà confinante o del condominio.

Danni, infiltrazioni e reazione legale

Un proprietario di immobile situato in una zona urbana sta riscontrando gravi danni dovuti a infiltrazioni d’acqua. Le infiltrazioni stanno compromettendo le pareti interne del suo appartamento, e il proprietario sospetta che la responsabilità possa essere attribuita alla proprietà confinante o al condominio.

Prima di avviare un’azione legale per il risarcimento dei danni, è fondamentale ottenere una perizia tecnica che documenti la causa e l’entità dei danni. A tal fine, lo strumento più efficace a disposizione è l’Accertamento Tecnico Preventivo (ATP), disciplinato dal Codice di Procedura Civile italiano.

L’ATP permette di ottenere una relazione dettagliata da parte di un perito nominato dal tribunale. Questa relazione comprende un’indagine approfondita sulle cause delle infiltrazioni, una descrizione accurata e la quantificazione dei danni subiti. In caso di procedimento giudiziario successivo, la consulenza tecnica di ufficio (CTU) svolta nell’ambito dell’ATP assume valore di presunzione legale iuris tantum, ossia può essere confutata solo con prova contraria.

L’Accertamento Tecnico Preventivo (ATP) può essere richiesto in varie situazioni, sia in casi di emergenza, come danni che compromettono la stabilità di un edificio, sia in situazioni meno urgenti, come infiltrazioni d’acqua. Nei casi di estrema urgenza, il giudice può concedere l’ATP in poche settimane o addirittura in pochi giorni. La richiesta viene presentata attraverso un ricorso al tribunale competente, dettagliando i danni subiti e l’urgenza di una perizia immediata. È essenziale fornire prove fotografiche e documentali per supportare la richiesta. Il giudice procederà quindi alla nomina di un consulente tecnico di ufficio (CTU) per eseguire l’accertamento.

Le parti coinvolte hanno anche la possibilità di nominare un consulente tecnico di parte (CTP). Il CTP assiste la parte che lo ha nominato, offrendo un punto di vista tecnico durante l’accertamento e affiancando il CTU nelle operazioni peritali.

A differenza del consulente tecnico di ufficio (CTU), che viene nominato dal giudice e agisce in modo imparziale per fornire una valutazione tecnica neutrale, il consulente tecnico di parte (CTP) rappresenta esclusivamente gli interessi della parte che lo ha nominato. Tuttavia, entrambi i consulenti collaborano durante le operazioni peritali, seppur con ruoli distinti: il CTU deve garantire un’analisi obiettiva e super partes, mentre il CTP può suggerire ulteriori verifiche o contestare le conclusioni del CTU a favore della parte assistita.

La richiesta di accertamento tecnico preventivo (ATP) e il suo svolgimento

Quando un immobile subisce gravi danni a causa di infiltrazioni d’acqua, è fondamentale agire rapidamente per conservare la prova prima della messa in pristino e non perdere la possibilità di richiedere ed ottenere un congruo risarcimento del danno. In questo contesto, l’Accertamento Tecnico Preventivo (ATP) rappresenta uno strumento legale essenziale. Vediamo di seguito le fasi della procedura:

I proprietari degli appartamenti danneggiati presentano un ricorso al Tribunale competente per ottenere un Accertamento Tecnico Preventivo (ATP). Nel ricorso, specificano la natura delle infiltrazioni, i danni subiti e la necessità urgente di una perizia tecnica per valutare la situazione. Questa fase è cruciale perché permette di formalizzare l’urgenza e di avviare il processo di tutela delle prove.

Il Tribunale esamina il ricorso e, considerando l’urgenza della situazione, nomina un Consulente Tecnico di Ufficio (CTU) per condurre l’ATP. Il CTU avrà il compito di effettuare un’indagine approfondita per determinare le cause delle infiltrazioni, descriverne l’entità e quantificare i danni. La nomina del CTU garantisce che l’analisi sarà condotta da un esperto imparziale. 

Il CTU visita il condominio, esegue un’analisi delle aree colpite dalle infiltrazioni, raccoglie prove fotografiche e documenta i danni visibili e le potenziali conseguenze strutturali. In base alle sue osservazioni, redige una relazione tecnica dettagliata che include le conclusioni sulle cause delle infiltrazioni e una stima dei danni materiali e strutturali. Questa fase è determinante per costruire una base solida per eventuali azioni legali future.

Una volta completata la perizia, il CTU presenta la sua relazione al Tribunale e alle parti coinvolte. La relazione del CTU, fondata su prove tecniche e documentali, costituisce una base solida per future azioni legali o per negoziati bonari volti al risarcimento dei danni. Questo documento è cruciale perché fornisce una valutazione imparziale e dettagliata della situazione.

I proprietari degli appartamenti danneggiati possono utilizzare la relazione del CTU come prova nelle loro richieste di risarcimento danni nei confronti dei responsabili delle infiltrazioni, come ad esempio un’amministrazione condominiale o un vicino con responsabilità per il danno. La relazione tecnica, grazie alla sua precisione e imparzialità, è uno strumento potente per sostenere le richieste di risarcimento e ottenere giustizia per i danni subiti.

Quali sono i costi e i vantaggi associati all'ATP?

I costi dell’Accertamento Tecnico Preventivo (ATP), inclusi quelli del Consulente Tecnico di Ufficio (CTU), sono inizialmente sostenuti dal richiedente. Tuttavia, poiché il procedimento si conclude con una relazione che attribuisce responsabilità e quantifica i danni, questa documentazione spesso risulta sufficiente per raggiungere un accordo bonario, evitando ulteriori procedimenti giudiziali.

In caso di contenzioso successivo, le spese dell’ATP possono essere ripartite o rimborsate secondo la discrezionalità del giudice, tenendo conto delle risultanze della consulenza tecnica svolta e degli altri elementi di prova. La Corte di Cassazione (Cass. civ., Sez. VI – 2, Ord., (data ud. 17/09/2021) 19/11/2021, n. 35510) ha affermato che le spese del CTU sono parte delle spese processuali complessive e devono essere regolate in base all’esito finale del giudizio, seguendo quindi il principio della soccombenza. Questo significa che chi perde è generalmente responsabile delle spese del CTU sostenute durante l’ATP, qualora la domanda del procedente venga accolta nel successivo giudizio di merito.

Tra i principali vantaggi dell’ATP, si deve considerare innanzitutto la possibilità di ottenere rapidamente una perizia tecnica. Questo è cruciale per avviare riparazioni senza perdere prove fondamentali dei danni, soprattutto in casi di danni gravi che richiedono interventi immediati. La normativa rilevante è contenuta negli articoli 696 e 696 bis del Codice di Procedura Civile. Uno dei vantaggi specifici del combinare l’ATP con l’accertamento tecnico preventivo ai fini della conciliazione, previsto dall’articolo 696bis, è che gradando la domanda e richiedendo anche la CTU preventiva, si riduce praticamente a zero il rischio di rigetto della domanda di ATP. Per quanto riguarda i compensi legali medi per un ATP, escluso il costo del CTU, si basano sui parametri stabiliti dal decreto ministeriale per i procedimenti civili.

L’ATP non è limitato alle sole infiltrazioni d’acqua, ma può essere applicato a una vasta gamma di situazioni, esemplificando:

  • Verifica della qualità di costruzione di un edificio, valutazione di danni strutturali.
  • Determinazione delle cause di cedimenti o altri problemi legati alla struttura degli edifici.
  • Accertamento di danni derivanti da lavori di ristrutturazione svolti in modo negligente.
  • Valutazione di lesioni personali o di danni alla persona, insieme al relativo nesso di causalità con fatti o circostanze specifiche.
  • Stima dell’entità dei danni derivanti da eventi naturali, prima o durante la richiesta del risarcimento alle compagnie assicurative.

In sintesi, l’Accertamento Tecnico Preventivo (ATP) rappresenta un investimento necessario per preservare i diritti del proprietario danneggiato, facilitare la risoluzione delle controversie in modo efficace e tempestivo e prevenire la necessità di lunghi e costosi processi giudiziali. La flessibilità e la robustezza del procedimento, disciplinato dagli articoli 696 e 696 bis del Codice di Procedura Civile, lo rendono uno strumento versatile e prezioso per la tutela dei diritti in molteplici contesti.

© Canella Camaiora Sta. Tutti i diritti riservati.
Data di pubblicazione: 16 Luglio 2024

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