Esaminando il caso di specie, trattasi a ben vedere di rumore per lo più ingiustificato. Ma questo – in Italia – non deve stupire, specie quando a “creare” la notizia ci si mettono pure titoli giornalistici scandalistici. La sovraesposizione fotografica dei figli sui social network è un tema molto attuale e la giurisprudenza è in continua evoluzione.
Pertanto, se hai bisogno di una consulenza personalizzata su questo argomento Ti invitiamo a contattarci.
Il caso è quello di un sedicenne che ha chiesto tutela nei confronti della mamma un po’ troppo “esuberante”. In particolare, la donna diffondeva via Web foto (e commenti) relative al figlio, alla di lui storia familiare e alle controversie giudiziarie col di lui padre.
Con l’Ordinanza in parola il Giudice ha ordinato non solo la rimozione delle immagini del figlio dai social network, ma anche il pagamento di una somma di denaro in suo favore.
A conferma dell’ordine di rimozione come del divieto a pubblicare foto/post successivi, il Giudice ha previsto anche una penale di € 10.000 che la madre sarà tenuta a versare al figlio (tramite il tutore legale), in caso di inosservanza del provvedimento.
Facciamo un passo indietro, tornando alla normativa di riferimento:
L’Ordinanza in parola si pone in piena coerenza con l’attuale evoluzione normativa e giurisprudenziale.
L’innovazione va individuata solo nella forza (anche economica) della tutela approntata dal Giudice in favore del minore.
Nel 2013, il Tribunale di Livorno aveva ordinato la disattivazione di un profilo social aperto a nome di una figlia minorenne e l’eliminazione delle sue foto.
Nel settembre 2017, il Tribunale di Mantova ha ordinato a una mamma di non pubblicare più foto dei figli e di rimuovere quelle già pubblicate.
La linea da seguire, ormai, è chiara: tutelare i figli dal rischio di qualsiasi tipo di indesiderata sovraesposizione mediatica. Tuttavia, non si vuole togliere ai genitori (se concordi) il “diritto” di raccontare via Internet la loro storia familiare.
Nel momento della crisi coniugale, anche le questioni relative alla regolamentazione della visibilità dei figli diventano sempre più spesso terreno di scontri giudiziari.
Se può essere difficile contenere la litigiosità fra i coniugi nel momento del distacco, si può fare però qualcosa per edulcorare il futuro.
Infatti, i legali più “sensibili” inseriscono nei ricorsi per separazione consensuale e divorzio anche delle disposizioni sulla gestione dell’immagine dei minori sui social network e sul Web.
Se hai bisogno di una consulenza personalizzata su questo tema Ti invitiamo a contattarci o a visitare la pagina del nostro sito Web.
Avvocato Daniele Camaiora